Reperiamo un documento, redatto in nottata e volantinato fin dalle prime ore del giorno dal caro Enrico, a cui va tutta la nostra più sincera solidarietà sindacale. Il nostro è un blog libero ed aperto a tutti, sicuramente per la pubblicazione del documento non ce ne vorranno tutti i fermi sostenitori della democrazia...LETTERA APERTA
Caro Luciano,
ho molto meditato prima di scriverti questa lettera, sia per il sincero affetto che ci lega, sia per le ripercussioni che questo scritto potrebbe provocare.
Purtroppo, però, da parte mia diviene assolutamente necessario, per onestà intellettuale, prendere le distanze pubbliche da questo “nuovo” modo di fare sindacato nel SILP palermitano che ha dimenticato, colpevolmente, i LAVORATORI, i veri ed unici beneficiari dell’attività sindacale.
Di fatto l’attività si è fermata bruscamente 5 mesi fa, quando il SILP palermitano, a vele spiegate, era divenuto un costante punto di riferimento per i colleghi, per l’Amministrazione e per la società civile.
Improvvisamente però il giocattolo si è rotto e, probabilmente, per colpa di “esterne ingerenze” è stato posto in essere un perverso meccanismo in cui le teste pensanti dovevano essere ridotte al silenzio.
Per ottenere questi “spregevoli” obiettivi si sono stravolte tutte le regole di democrazia, con Consigli Generali illegittimi che pur in assenza di numero legale, o peggio, considerando FALSAMENTE presenti componenti di fatto assenti, hanno deliberato, praticamente, l’inizio del declino del SILP a Palermo.
Sai bene, perché già 5 mesi fa te ne parlai, che ciò nulla ha a che fare con il mio ruolo attivo nell’Organizzazione, bensì riguarda la totale assenza di progettualità che si traduce in un grave distacco dalle esigenze dei lavoratori.
Una Segreteria Provinciale che nonostante l’incremento degli iscritti, e pertanto delle esigenze dei colleghi, è composta solo da 3 elementi e con una ripartizione di incarichi che di fatto colloca l’Organizzazione ad un imbarazzante immobilismo.
Ma quello che è più grave, caro Luciano, è l’apprendere che questa struttura naviga a vista e che tu, come personalmente riferitomi, non conosci quale sia il progetto, tesoro esclusivo, probabilmente, di entità esterne che devono manovrare tutto da fuori.
In un delicato momento di gravissima crisi economica, in cui il Governo, che in campagna elettorale ha promesso mari e monti alla nostra categoria per poi clamorosamente rimangiarsi tutto una volta eletto ed in un contesto lavorativo nel quale i maggiori sacrifici vengono chiesti, come sempre, ai colleghi, il SILENZIO ASSORDANTE del Silp palermitano mi preoccupa ed imbarazza fortemente.
Un Silp nel quale non mi riconosco più proprio perché non è più il SILP battagliero, protagonista e competente portatore di legittimi interessi dei poliziotti palermitani che ho conosciuto e nel quale, con fierezza ed orgoglio, ho militato.
Caro Luciano, il mio imbarazzo come quello di tanti, tantissimi, colleghi, disorientati da questo “nuovo” SILP dovrebbe appartenere anche alla tua coscienza.
Palermo, 02 ottobre 2008
Enrico Corso
Consigliere Nazionale SILP
già Segretario Provinciale SILP-Palermo