giovedì 30 ottobre 2008

UT RECTUS ORDO SIT...


In occasione dell'8° Consiglio Nazionale S.I.A.P. svoltosi a Monopoli nei giorni 17/18 e 19 ottobre 2008, a cui partecipano, oltre agli organismi statutari nazionali, i Segretari Regionali, Provinciali ed i rappresentanti territoriali e locali provenienti da tutto il Paese, i quali raccolte le istanze e le indicazioni dei colleghi sui posti di lavoro, dopo un ampio, democratico e costruttivo dibattito il Consiglio ha deliberato di presentare delle linee direttive per una proposta di legge "sulla delega al Governo per il Riordino delle carriere e delle funzioni del personale della Polizia di Stato". Ad una delle giornate dei nostri lavori, dedicata alla riforme istituzionali, ha partecipato il Sottosegretario di Stato all'Interno On.le Alfredo Mantovano il quale ha colto l'occasione per dichiarare pubblicamente al sindacato dei poliziotti la volontà del Governo di avviare la riforma del c.d riordino delle carriere, anche in considerazione del ragguardevole finanziamento sino ad oggi allocato per la risoluzione di questa tematica, particolarmente sentita dalla categoria.


N.B. In basso è possibile consultare la relazione tecnica che accompagna la proposta S.I.A.P. sul c.d. riordino delle carriere.


Tutti i colleghi sono pregati di dare il loro contributo, inviando commenti e valutazioni che saranno valutati dagli organismi statutari del, ad ogni livello, del SIAP.


Scrivete numerosi



(Cliccate qui sotto sul link che consente di scaricare la bozza del riordino..


BOZZA RIORDINO

martedì 21 ottobre 2008

LICENZIATELI TUTTI !!!



LETTERA APERTA


Dalla lettera del compagno Enrico Corso, emergono gli affanni, per altro espressi nelle sedi opportune, che stanno lacerando il silp palermitano.
La condivisione di quella lettera mi avrebbe potuto portare facilmente (e giustamente) a evidenziarne i contenuti e sovraccaricarli, ma ho continuato, spero e penso degnamente, a rappresentare questa O.S. sia sul posto di lavoro che nelle varie commissioni di cui mi onoravo di fare parte.

Ma è evidente che i problemi e il malcontento aumentavano e ciò è stato amplificato da una scarsa o peggio inesistente pianificazione nell’affrontare la situazione; l’esempio lampante, l’ultimo di una serie di errori, è stata la presunzione di poter fare a meno di chi ogni giorno fronteggia l’amministrazione e vive a contatto con i lavoratori, organizzando un’assemblea alla stradale il cui esito è stato molto imbarazzante.

In casi simili, credevo e auspicavo un compattamento seguito da un’analisi degli errori, per ripartire e prendere spunti al fine di evitare altre e peggiori conseguenze. Invece si esautorano i propri delegati informando l’amministrazione del licenziamento degli stessi, senza considerare paradossalmente che, il vero licenziamento, è stato operato dai lavoratori della stradale disertando in toto l’assemblea e quindi prendendo pubblicamente le distanze dal silp.

Mai avrei pensato, considerato i presupposti e i valori, che si potesse arrivare a certe bassezze giudicando e condannando preventivamente un dirigente sindacale sulla base dei suoi rapporti di amicizia e non per valutazioni politico-sindacali.
Di fatto il Silp palermitano eliminava suoi delegati estromettendoli dai loro compiti istituzionali in virtù di un’amicizia, ignorando che scelte sindacali diverse mai potrebbero scalfirla.

La cosa che più mi addolora è che Il Silp a Palermo era diventato un faro, un modello, unico portatore di innovazioni metodiche, giunto a disarticolare un sistema sindacale basato sul corporativismo arroccato su posizioni individualistiche miranti ad un egoismo economico ed un accumulo di privilegi, giustificati da un non meglio precisato compito di difesa del “re”.
Da troppo tempo questo non è più il Silp a Palermo e questo perché “esterne ingerenze” e “conversioni parallele”” ne hanno fatto un'altra cosa; ridurre al silenzio le teste pensanti ha portato a tutto questo, in quanto un contraddittorio aspro, acceso ma pur sempre costruttivo, argomentando le proprie tesi a sostegno di una dialettica politico-sindacale che tende alla crescita, lo scambio di pareri, opinioni magari opposti al pensiero unico, certo crea tensioni, ma può far nascere la consapevolezza che al “diverso” si può guardare con fiducia e, che non esiste solo il recinto che ci siamo creati nella nostra mente e quindi far vacillare le certezze acquisite in anni di monologhi.

“……. Un uomo intelligente si troverebbe spesso in imbarazzo senza la compagnia di qualche sciocco.…………”, da questi non avrà mai contrapposizione ma solo asservimento o peggio pavidi comportamenti di chi accetta il “licenziamento” in attesa di essere ripescato appena passa la piena, giustificando tale inqualificabile comportamento come maturità politica e spirito di servizio al sindacato.

È triste vedere oggi il Silp, non più quel modello progressista, riformista ed innovatore, in un momento socio-politico come quello di oggi che vede una maggioranza cancellare anni di lotte e conquiste sindacali a colpi di decreti legge e che con una informazione appiattita e complice, nasconde i veri problemi sociali del paese somministrando oppio tramite isole dei famosi, grandi fratello e veline….

Mentre un siffatto scenario ci appare, il Silp palermitano non trova di meglio che scimmiottare sul malcostume di ottobre, partecipando (fingendo di denunciarla) alla “sagra dei problemi della Polizia di Stato” decapitando di fatto una Segreteria in un momento in cui, invece, doveva rafforzarsi e lanciare segnali di unità e compattezza senza isolare e/o estromettere le punte di eccellenza.

Non sono un grande sindacalista, non cerco il consenso a tutti i costi estorcendolo o invogliandolo con champagne e lustrini ma, sicuramente, sono un uomo libero con idee ed ideologie chiare e limpide e fino a quando “……..non considereremo il colore della pelle come il colore degli occhi……..” non smetterò mai di lottare.
Palermo 21 ottobre 2008

Roberto Fallucca
già Segretario di base Comp. Stradale
già Responsabile politiche sicurezza lavoro
già Componente Direttivo P.le

lunedì 13 ottobre 2008

Habeo mecum haec quae sunt vera praesidia vitae...




Enrico… ben tornato nella tua casa !!!

IL SIAP plaude alle scelte di chi con coraggio esprime liberamente il proprio pensiero anche a costo di sacrificare affetti comuni.
Il Sindacato è fatto di uomini, con tutti gli errori e i pregi che ognuno di noi porta nel suo credo e nel suo bagaglio culturale.
Quando non si condivide più un percorso collettivo, per serietà e rispetto verso coloro che rappresentiamo, non abbiamo solo il diritto, anzi abbiamo L’OBBLIGO prima di tutto verso noi stessi, di scegliere tragitti diversi.
SOLO LE BESTIE ( o gli stolti come direbbe Mao TZE Tung ) NON CAMBIANO MAI I PERCORSI ABITUALI !
Abbiamo letto di un documento in cui, con sofferenza, l’amico e collega ENRICO CORSO esprimeva tutto il suo disagio nella SILP x la CGIL: noi non vogliamo entrare nel merito ma dobbiamo prenderne atto e fare scelte conseguenziali.
Abbiamo ritenuto non disperdere quel patrimonio sindacale oramai acquisito da tanti anni di esperienza sul campo, e di conseguenza mettere la nostra struttura a disposizione del collega ENRICO CORSO, affinchè DA NOI possa proseguire serenamente l’opera di assistenza, tutela e difesa dei diritti dei colleghi.
Una nota storica: Enrico sindacalmente nasce e cresce nel SIAP, poi dopo una deludentissima iperbole confederale… Oggi un felice ritorno a casa…., con i veri sentimenti confederali nel cuore !!!!!
il Sindacato è fatto di uomini…….
Palermo 13 Ottobre 2008
LA SEGRETERIA PROVINCIALE






CARI COLLEGHI,



dopo la mia lettera aperta all’amico Luciano Cirri, Segretario Generale Provinciale SILP di Palermo, numerose sono state le attestazioni di solidarietà espresse da tantissimi lavoratori di Polizia che in questi lunghi anni di attività sindacale ho avuto l’onere, ma soprattutto l’onore di rappresentare.
Gli stessi mi hanno invitato a continuare, segno di una maturità sempre maggiore dei poliziotti palermitani che hanno ormai compreso che il Sindacato, quello vero, quello che si batte per i lavoratori e per i loro diritti, è un patrimonio imprescindibile in ogni attività lavorativa e quanto mai indispensabile in una attività particolare quale è quella nostra.
Per tali motivi, in questi giorni, ho deciso di aderire al SIAP, il Sindacato nel quale mi sono formato e dove ho militato per oltre 10 anni. Peraltro, oltre che di un “ritorno a casa” è l’adesione ad un progetto che non si ferma solo all’attività sindacale nella sua accezione sic et simpliciter, ma di una organizzazione molto impegnata nel sociale come per esempio la abituale presenza negli studi di TELEJATO per aderire e dare solidarietà a Pino Maniaci il giornalista più volte oggetto di attentati mafiosi.
Ho sempre sostenuto, infatti, che il Sindacato deve essere, principalmente, un tenace difensore della categoria rappresentata, ma deve altresì essere un soggetto attivo nella società civile e, pertanto, farsi promotore di iniziative ed attività nel sociale.
Sono certo infatti che solo dalla condivisione dei nostri problemi, delle nostre difficoltà, delle nostre preoccupazioni possiamo ricevere quella giusta solidarietà necessaria per dare ancora maggiore risonanza alle nostre rivendicazioni anche alla luce delle improvvide scelte dei nostri Governi di ritenere la sicurezza una spesa da tagliare e non un investimento.
Palermo 13 ottobre 2008


Enrico CORSO

giovedì 9 ottobre 2008

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO SILP X LA CGIL LUCIANO CIRRI


Caro Luciano,
Mi sono deciso a scriverti questa lettera aperta, a seguito del Comunicato a tua firma nella parte inerente al Commissariato di Partinico, perché immotivatamente tiri in causa il SIAP e soprattutto ne citi negativamente la politica sindacale in quel posto di lavoro e le iniziative del suo Segretario di Base. Tu contro un Segretario di Base!!!
Andiamo con ordine.
Chi ti conosce ti descrive come una persona seria e corretta ed io non ho motivo di metterlo in dubbio: ma allora capisco sempre meno!
Forse questa volta i tuoi sensori non hanno funzionato? Che siano bruciati? Occorre verificare, se così è meglio sostituirli prima che sia troppo tardi.
In coscienza ti risulta che il SIAP difende “comunque” i Dirigenti? Vuoi che ti ricordi la "Scientifica"? Abbiamo noi forse Funzionari che in lungo e largo battono il territorio alla ricerca spasmodica di “iscrizioni”? E voi?
Dov’era il SILP quando solo e soltanto il SIAP denunciava insistentemente, che al Commissariato di Partinico, mancavano uomini, mezzi e sistemi di trasmissioni radio, denunce fatte nelle sedi istituzionali, nelle trasmissioni televisive e anche nei convegni pubblici ottenendo anche notevoli risultati? E sai perché: avevamo il sentore che in quella realtà sotto la cenere covava il fuoco. Abbiamo mai detto dov’era il SILP? E’ chiaro che i consensi sono i frutti di un impegno costante profuso con amore sia del servizio sia della tutela dei lavoratori!
Perché poi hai difficoltà a palesare fino in fondo il tuo pensiero? Non ho voglia di litigare con nessuno, ma sono pronto a qualunque confronto pubblico su qualunque argomento: perché fai finta di tirare il sasso e nascondi la mano? Quale insuccesso deve giustificare il SIAP a Partinico?
Il tuo nuovo referente a Partinico si è forse rifatto la verginità? La sua forza è la sua purezza? A chi giova questo gioco?

Non è un gioco al massacro per il Sindacato, che con tutti i suoi limiti, deve occuparsi della tutela dei lavoratori?
Perché dobbiamo abdicare al nostro ruolo sindacale? Perché non talloniamo i nostro governanti senza guardarne il colore politico ma giudicandoli dalle loro scelte? Come mai coloro che adesso si stracciano le vesti quando erano al Governo, ci hanno fatto sudare per un aumento a regime di meno di 100 euro lorde e adesso lamentano i tagli alla sicurezza, nel ruolo a parti invertite?
NOI non abbiamo pregiudiziali IDEOLOGICI siamo LIBERI da vincoli di mandato, non abbiamo governi amici o governi nemici!!!!!!!!!!
Il Segretario Generale
(Salvatore COMO)

venerdì 3 ottobre 2008

TU CHIAMALE SE VUOI.... DIMISSIONI !!!

Reperiamo un documento, redatto in nottata e volantinato fin dalle prime ore del giorno dal caro Enrico, a cui va tutta la nostra più sincera solidarietà sindacale. Il nostro è un blog libero ed aperto a tutti, sicuramente per la pubblicazione del documento non ce ne vorranno tutti i fermi sostenitori della democrazia...


LETTERA APERTA

Caro Luciano,
ho molto meditato prima di scriverti questa lettera, sia per il sincero affetto che ci lega, sia per le ripercussioni che questo scritto potrebbe provocare.
Purtroppo, però, da parte mia diviene assolutamente necessario, per onestà intellettuale, prendere le distanze pubbliche da questo “nuovo” modo di fare sindacato nel SILP palermitano che ha dimenticato, colpevolmente, i LAVORATORI, i veri ed unici beneficiari dell’attività sindacale.
Di fatto l’attività si è fermata bruscamente 5 mesi fa, quando il SILP palermitano, a vele spiegate, era divenuto un costante punto di riferimento per i colleghi, per l’Amministrazione e per la società civile.
Improvvisamente però il giocattolo si è rotto e, probabilmente, per colpa di “esterne ingerenze” è stato posto in essere un perverso meccanismo in cui le teste pensanti dovevano essere ridotte al silenzio.
Per ottenere questi “spregevoli” obiettivi si sono stravolte tutte le regole di democrazia, con Consigli Generali illegittimi che pur in assenza di numero legale, o peggio, considerando FALSAMENTE presenti componenti di fatto assenti, hanno deliberato, praticamente, l’inizio del declino del SILP a Palermo.
Sai bene, perché già 5 mesi fa te ne parlai, che ciò nulla ha a che fare con il mio ruolo attivo nell’Organizzazione, bensì riguarda la totale assenza di progettualità che si traduce in un grave distacco dalle esigenze dei lavoratori.
Una Segreteria Provinciale che nonostante l’incremento degli iscritti, e pertanto delle esigenze dei colleghi, è composta solo da 3 elementi e con una ripartizione di incarichi che di fatto colloca l’Organizzazione ad un imbarazzante immobilismo.
Ma quello che è più grave, caro Luciano, è l’apprendere che questa struttura naviga a vista e che tu, come personalmente riferitomi, non conosci quale sia il progetto, tesoro esclusivo, probabilmente, di entità esterne che devono manovrare tutto da fuori.
In un delicato momento di gravissima crisi economica, in cui il Governo, che in campagna elettorale ha promesso mari e monti alla nostra categoria per poi clamorosamente rimangiarsi tutto una volta eletto ed in un contesto lavorativo nel quale i maggiori sacrifici vengono chiesti, come sempre, ai colleghi, il SILENZIO ASSORDANTE del Silp palermitano mi preoccupa ed imbarazza fortemente.
Un Silp nel quale non mi riconosco più proprio perché non è più il SILP battagliero, protagonista e competente portatore di legittimi interessi dei poliziotti palermitani che ho conosciuto e nel quale, con fierezza ed orgoglio, ho militato.
Caro Luciano, il mio imbarazzo come quello di tanti, tantissimi, colleghi, disorientati da questo “nuovo” SILP dovrebbe appartenere anche alla tua coscienza.
Palermo, 02 ottobre 2008

Enrico Corso
Consigliere Nazionale SILP
già Segretario Provinciale SILP-Palermo