domenica 2 novembre 2008

"...e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato..."


Affermazioni del Sen. Francesco Cossiga
Presidente Emerito della Repubblica Italiana

«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».«Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano».«Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!»
(Sen. Francesco Cossiga – Presidente Emerito della Repubblica Italiana)


Osservazioni in merito alle dichiarazioni di COSSIGA

Come cittadini ci sentiamo indignati, preoccupati e sconvolti da ciò che il Senatore a Vita ed ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, avrebbe dichiarato durante una sua intervista rilasciata alla stampa.
Se non conoscessimo le vicende storiche dell’Italia degli anni 60-70 penseremmo che l’ormai troppo pesantemente ottantenne Senatore Cossiga fosse stato vittima inconsapevole di un giornalista scriteriato che, vorace di fama, non si fosse fatto scrupolo nel pubblicarne tali assurde esternazioni.
Come detto, da studiosi di scienze politiche e sociali non possiamo ignorare che infiltrare agenti provocatori all’interno di movimenti studenteschi, per esaltarne ed esasperarne gli aspetti violenti, in modo tale da giustificare la pronta e decisa reazione delle forze di polizia, appoggiate dall’opinione pubblica e dalle istituzioni “democratiche”, è stata un’indegna procedura che purtroppo, -oramai se ne ha certezza storica e giuridica- ordinata ed eseguita.
E' passato più di un quarantennio da quelle giornate buie, troppo buie per lo Stato, buie per il Popolo, buie per chi, inconsapevolmente e non, è stato artefice di una scriteriata spregiudicatezza politica nel gestire crisi e tensioni frutto di un processo evolutivo storico caratteristico del nostro Paese, destinato a lasciare strascichi indelebili fino a nostri giorni.
Consigliare a un Ministro della Repubblica, nel 2008, l’utilizzo di un siffatto sistema per risolvere nuove tensioni nel mondo sociale, di cui studenti e docenti rappresentano uno spaccato concreto, è ancor prima che anacronistico e antidemocratico, assolutamente illegittimo ed illegale.
Si tratta di una blasfemia politica che non si addice assolutamente né a un decano del parlamento, quale il Senatore Cossiga vuole essere, né tanto meno a un rappresentante delle Istituzioni Italiane.
Da appartenenti alle “forze di polizia”, infine, esortiamo colleghi e superiori a mantenere fede a tutti gli impegni presi con il giuramento, ivi compreso quello di NON obbedire MAI a ordini e direttive che, più o meno coperte e velate da “assicurazioni politiche”, possano in qualche modo costituire manifestamente reato e, cosa più grave, DISONORARE quello stesso giuramento di fedeltà che ciascuno di Noi ha fatto alla Patria e alla DEMOCRAZIA.
La Polizia di Stato è al servizio del cittadino e il cittadino sarà difeso davanti a qualunque Senatore, qualunque ex Presidente, qualunque Ministro, o qualunque Potere ne metta a repentaglio i propri Diritti e la propria Incolumità.
La regola, invece, dovrà essere una e una sola: RISPETTO DELLE LEGGI E IL PERSEGUIMENTO DI TUTTI COLORO CHE LE LEGGI VIOLANO.
Oggi più che mai il Sindacato di Polizia deve assumersi il ruolo delle responsabilità.
A questo ruolo noi Dirigenti Sindacali del SIAP non vogliamo venire meno e pertanto ci impegniamo, a nome di tutti i Poliziotti Onesti Palermitani, che non tollerano l’uso di questa o consimile dialettica di attivare gli organi nazionali per pretendere il rispetto della dignità che queste infamanti dichiarazioni hanno leso.

Palermo 3 Novembre 2008

LA SEGRETERIA PROVINCIALE SIAP

11 commenti:

Anonimo ha detto...

non ci sono parole per commentare.........

Anonimo ha detto...

Frasi come quelle del senatore Cossiga minano l'ordine e la sicurezza pubblica, creano spaccature tra società civile e forze dell'ordine.
La Polizia e i Carabinieri esistono per difendere e tutelare tutti i giovani, anche (e forse soprattutto) quelli che manifestano dissenzo.
Complimenti sinceri per il post e per il sito

Anonimo ha detto...

E' a dir poco vergognoso! Noi dobbiamo tutelare i cittadini, che hanno il Diritto di manifestare il loro pensiero. Le forze di polizia fanno tanto per ottenere consenso ed un politico di tale esperienza cerca di minare quanto fatto fino ad oggi. Continuate così, W il SIAP!!!

Ale® ha detto...

Concordo

Anonimo ha detto...

Sono sconcertata da quanto suggerito dal "Picconatore", voi continuate a far sentire la vostra voce così come avete sempre fatto,e sono sicura, farete sempre, con onestà ed obiettività. Il disenzo altrui, anche, se a volte, non condiviso va sempre rispettato! Col vostro disappunto dimostrate di avere a cuore la "vostra missione" nel rispetto di quanto avete giurato sentendo sempre forte il rispetto ed il benessere del vivere sociale! FORZA FORZA avanti sempre così!!!!

Anonimo ha detto...

Ritengo che questo articolo sia un esempio di sincerità senile che se correlata alla spavalda ribalta del "Gran Maestro" Gelli ed alla voglia di sdoganare tutti coloro i quali abbiano fatto parte dei poteri occulti della recente storia repubblicana dovrebbe farci allarmare, in quanto saremo i primi a dovere fronteggiare la rivolta popolare, generata dalla diseguaglianza socio-economico-culturale, ke paventata da tempo con questi esempi non verrà ke inevitabilmente accellerata.
Preoccupa inoltre il silenzio assordante dei Media e della politica, ciò significa che se non ci si indigna si connive.

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcosa si muove. Era ora che anche i sindacati di Polizia si indignassero di questo continuo attacco alle istituzioni democratiche. Le affermazioni di Cossiga sono eversive ed andrebbero affrontate come tali. Preoccupa invece il silenzio da parte di tutti. Bene ha fatto il SIAP ad evidenziare la gravità dell'episodio condannandolo. Complimenti

mariano ha detto...

preferisco pensare che si sia rincoglionito (sorry) anzitempo.

Anonimo ha detto...

Ricordo a tutti che quando lui era ministro degli interni ha fatto sparare su una folla di donne che manifestavano in silenzio per il diritto all'aborto. Erano gli anni '70. Una è morta.Forse quello che vomitato lo ha già sperimentato......

roberto ha detto...

non sono meravigliato dalle affermazione del sen. cossiga, del resto è un esperto del settore vedi caso moro, fu l'ideatore del piano mike o victor, secondo l'epilogo del sequestro, per la verità credo lo conoscesse già. mi meraviglia un silenzio parlamentare assordante, ma purtroppo non esiste un opposizione, esistono dei dipendenti-parlamentari del premier che dispensa ottimismo e fiducia nella vita, nel mercato, lo dica ai cassaintegrati, pensionati e disoccupati.non mi piace questo clima, studenti vessati, operai licenziati e una società alla deriva su veline e isola dei famosi.
roberto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu